I Bazar Orientali dell’Uzbekistan
Come molti secoli fa, i bazar orientali sono affollati di persone e merci, con quello scompiglio e quello spirito tipico dei bazar; quello Spirito del Commercio che muove il mondo e che risale ai tempi della Grande Via della Seta.
In ogni cittadina c’è un bazar famoso, e altrettanti rinomati bazar più specialistici fuori dai centri. Molti di essi esistono da secoli; sono nuclei, crocevia di genti che si radunano, vendono e comprano oggetti da tempo immemore. Bazar con uccelli e gatti, bazar di tappeti, bazar di cappelli, bazar di gioielli, persino bazar di coltelli e bazar di cavalli.
È davvero un piacere aggirarsi nei bazar di Fergana. Le persone gentili e socievoli di Fergana invitano i potenziali clienti a visitare i loro spazi, più che vendere hanno voglia di parlare. “Anche se non vuoi acquistare, entra e assaggia, almeno condividiamo”. Si fanno fotografare molto volentieri e se avete domande sulle merci, vi toccherà ascoltarne l’intera storia. A proposito, siete preparati sul riso? Perché loro sanno assolutamente tutto sul riso.
Che dire di Chust? Provinciale e vivace, quello di Chust è uno dei bazar più antichi, specializzato nel copricapo chiamato tyubeteika. Occorre una settimana a un artigiano per confezionarne uno. Dopodiché lo porta al bazar di Chust, dove una volta la settimana ci sono così tanti avventori che “non passerebbe un gatto”. Uomini da tutto l’Uzbekistan arrivano qui per scegliere l’autentico tyubeteika, che, essendo così speciale, viene indossato solo in occasioni di cerimonie oppure viene regalato.
Bazar Siab a Samarkanda è un universo di dolcezze. Chiassoso, allegro, enorme, si estende oltre i propri confini, straripa all’ombra di antichi monumenti, vi invita ad assaggiare, chiacchierare, scherzare con i venditori. Qui potrete bere succo di more preparato sotto i vostri occhi, denso, color del vino, a tingere mani e lingua.
E a proposito di Tashkent? A distanza di così tanti anni, è impossibile affermare chi e quando abbia iniziato per primo a usare le spezie in Oriente. Come probabilmente sapete, l’acqua aromatizzata con alloro e cumino può essere considerata una zuppa, e se si aggiunge un po’ di miglio, persino una cena reale… in Oriente le persone più povere potevano vantare di insaporire il cibo di stagione con spezie costose tanto quanto facevano quelle più facoltose in Europa.
La maggior parte delle spezie è arrivata nella nostra terra dal Sudest asiatico; le carovane viaggiavano lungo la Grande Via della Seta, con borsoni di pepe che diventava sempre più costoso ogni cinque chilometri, e dalla partenza all’arrivo valeva quanto un baule di gioielli!
Le spezie possono essere comprate in qualsiasi bazar di Tashkent ma la produzione più vasta la troverete al bazar Eski Juva, detto anche Chorsu. Bancarelle a perdita d’occhio con spezie provenienti dalle differenti regioni dell’Uzbekistan ma anche da India, Cina, Emirati Arabi, in bella mostra in un grande edificio a cupola al secondo piano.
Qui troverete tutto, nessuna spezia esistente può mancare. E se non fosse disponibile al momento, sarà recuperata appositamente per voi.
È divertente vagabondare nei bazar, curiosare fra montagne di colori annusando i profumi, chiedere i nomi delle spezie, ascoltare le storie su provenienza e proprietà, acquistarle misurando la quantità per ogni sacchettino di carta.
Così, di ritorno dal vostro viaggio, quando aprirete questi piccoli sacchettini di cumino, vi ricorderete l’Uzbekistan.
Ogni bazar ha la sua peculiarità ed un prodotto che non può essere preso in nessun altro posto. Cappelli e calze in lana sono meglio a Khiva. Gioielli in oro e argento a Bukhara. Frutta secca e dolci a Samarkanda. Ceramica, coltelli e seta nella Valle di Fergana. Spezie a Tashkent.
Troverete souvenirs un po’ dappertutto. L’importante è che non compriate pezzi antichi perché in dogana non ve li lascerebbero passare. Quando acquistate un tappeto, uno speciale documento deve essere emesso dal rivenditore.
I bazar sono il cuore d’Oriente.