Uzbekistan FAB-6: Ospitalità, cultura, clima, tradizioni, cucina, bazar orientali

Ospitalità Uzbeka

Ospitalità Uzbeka

Durante la stagione turistica l’Uzbekistan ricorda Babilonia per la moltitudine di lingue e culture presenti.

Coloro che non sono mai stati in Uzbekistan nutrono molti stereotipi. Si stupiscono di bellezze locali in minigonna, della presenza di night club, dei prezzi molto convenienti. In seguito, racconteranno con stupore di quando, fermi davanti a una casa di Bukhara per fotografarla, siano stati invitati a bere una tazza di tè sotto il pergolato di meli. O di quando sono stati punti da una vespa e una folla si è avvicinata discutendo su quale rimedio fosse il miglior aiuto. O ancora di quando qualcuno gli ha regalato una mela o una focaccia, lo ha accompagnato da qualche parte invece di spiegargli la strada. Le persone dimenticheranno i fatti storici e gli antichi nomi narrati dalla guida, ma ricorderanno per sempre il sapore del melone e l’atmosfera di calorosa ospitalità.

La nostra ospitalità non è ostentazione, non è per piacere a tutti o guadagnare di più. Gli uzbeki ne hanno bisogno per se stessi, è una questione genetica, di sangue. L’ospite è l’interlocutore più desiderato; è interessante ascoltarlo, meravigliarlo, sorridere alla sua gioia.

E, naturalmente, nutrirlo, offrire il meglio di ciò che si ha e fargli un dono indimenticabile…

Cultura Uzbeka

Cultura Uzbeka

La sorprendente varietà e antichità della cultura dell’Uzbekistan va ricercata nella combinazione di numerose culture, nell’assimilazione di etnie dalla Cina all’Europa. La Grande Via della Seta ha facilitato la fusione di nazionalità, tradizioni e arti.
Le tradizioni sono differenti nelle varie regioni dell’Uzbekistan, ogni area o distretto ha le sue caratteristiche distintive. In base a oggetto d’arte, ornamento, dettagli di abbigliamento o tema musicale, si identifica la patria dell’artefice. Tuttavia tutte queste variabili hanno un denominatore comune: la manifattura richiede molti giorni di lavoro, come una filigrana.

Se parliamo di architettura, l’Uzbekistan ha dato al mondo numerose opere che sono state incluse da UNESCO nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Oltre a palazzi di governatori, dimore aristocratiche, moschee, madrase, mausolei, nobili residenze estive, khanakas (luoghi per ritiri spirituali), spazi per il commercio, minareti, fortezze, edifici che stupiscono per la bellezza di ornamenti e decorazioni. Ci sono luoghi in Uzbekistan dove gli esempi della cultura preislamica sono evidenti, così come l’influenza della religione si riflette nelle opere dei maestri del periodo islamico. Le visite ai monumenti architettonici fanno parte dei tour lungo la Grande Via della Seta.

La cultura della musica in Asia Centrale è citata persino nelle opere di illustri scienziati come Avicenna, Horezmi, Jami e Farabi, che dedicarono grande attenzione ai capolavori nazionali di questa disciplina artistica. I nostri itinerari comprendono non solo la storia degli strumenti musicali autoctoni ma anche la partecipazione a concerti.

Della ceramica uzbeka si potrebbe parlare per ore. Le due tipologie più diffuse in Uzbekistan si potrebbero definire ceramica e porcellana, una più porosa (per la presenza di argilla disciolta in acqua) e una essiccata ad alte temperature. Ogni regione è rinomata per il proprio vasellame, in terracotta o ceramica, con caratteristiche tipiche delle varie scuole. Le decorazioni rendono possibile riconoscere la regione di produzione e in alcuni casi addirittura gli artisti a cui attribuirle. I principali centri di produzione della ceramica sono situati a Rishtan, Gijduvan e Khoresm. Anche a Gumar, Samarkanda e Tashkent ci sono segni distintivi nella fattura e nella decorazione. Vi invitiamo a partecipare a workshop con maestri ceramisti per creare il vostro pezzo artistico!

Possiamo offrirvi anche ulteriori laboratori: pittura su zucca e body painting a Samarkanda; creazione di burattini a Bukhara; potete cimentarvi nel coniare monete o nel creare coltelli, con artigiani che possiedono antichi materiali e strumenti ereditati dai loro antenati. Potete anche assistere alla creazione di sete e tappeti.

La varietà culturale è ben esposta in numerosi musei, alcuni dei quali sono conosciuti in ambito internazionale: il Museo Savitskiy a Nukus, il Museo delle Arti a Tashkent, il Museo Archeologico a Termez. Ciascuno è un monumento architettonico e c’è persino una fortezza, Ishan Kala, a Khiva, dove tutto è immutato da secoli.

Tradizioni Uzbeke

Tradizioni Uzbeke

Le tradizioni uzbeke più interessanti e variopinte accompagnano i matrimoni. Vi inviteremo a un’autentica cerimonia a Bukhara, Samarkanda o Khorezm per svelarvi il vero significato di splendidi rituali e del linguaggio della danza che è essenziale in tutte le celebrazioni nazionali.

Oggi la danza nazionale si esprime in due forme: la classica e la folkloristica. La danza classica deve la nomea alla Scuola di Fergana (“Katga Uyni”), alla Scuola di Bukhara (“Makoma dance”) e alla Scuola di Khorezm (“Ufori makoma”). La danza nazionale è molto varia; ci sono rappresentazioni allegre, liriche, drammatiche, con le peculiarità regionali, ma sempre dando vita a una storia epica.

La manifattura tradizionale è il ricamo. Il centro dell’arte del ricamo in oro è a Bukhara. Abiti e copricapi creati in questa regione sono rinomati in tutto il mondo. La tomba di San Daniele a Samarkanda è ricoperta da un copriletto viola decorato con le sure del Corano, per mano di maestri di Bukhara: la preziosità del ricamo è stupefacente!

Il ricamo Suzani è quello tradizionale, presente negli articoli della quotidianità. Copriletti e tovaglie, in cotone e altri tessuti naturali, vengono ricamati a mano o a macchina. I disegni evocano quelli tribali per preservare le antiche tradizioni.

Una delle produzioni più antiche e famose dell’Uzbekistan concerne la tessitura di tappeti in seta e lana. La maggior parte dei tappeti è tessuta a mano, prodotta su telai senza automazione, seguendo usanze e tradizioni che hanno radici secolari. Per tessere fini tappeti in seta, molti artigiani/e lavorano congiuntamente per mesi. I centri di tessitura dei tappeti conservano con speciale cura i soggetti degli antichi ornamenti nazionali, poiché questo patrimonio preserva il simbolismo dell’Asia Centrale. Le fabbriche di seta di Samarkanda e Margilan sono conosciute nel mondo; potrete vedere personalmente i processi di lavorazione, dall’inizio al prodotto finito.

Un’altra tradizione che proponiamo ai viaggiatori di sperimentare è il Khamman a Bukhara. Il Bagno in Oriente non è semplicemente l’atto che sancisce la pulizia del corpo; simboleggia la purificazione dell’anima. Il rituale sottintende la pulizia del corpo ma anche dei pensieri.

A Bukhara esiste un edificio del XIV secolo, il Bozori Kord Khamman; dall’esterno non si percepisce, invece internamente è spazioso e gradevole. Varcare la soglia di un bagno orientale coincide col lasciarsi alle spalle il frastuono giornaliero. Non è solo nazionale. È universale.

Non da ultimo, potete assistere a un’esibizione nazionale chiamata Kupkari, dai tempi antichi tradizionale gara equestre. La traduzione letterale del nome (il cui sinonimo è Ulak) indica “corpo di capra”; la sfida vede impegnati abili cavalieri che competono per portare la carcassa di una capra su una linea di demarcazione.

Normalmente questa manifestazione avviene durante l’epoca del Navruz, in occasione di speciali matrimoni o circoncisioni, in onore della nascita di principi, ed è sempre uno spettacolo eccitante e maestoso.

Corrisponde a una rievocazione medievale, quando i nomadi si spostavano a dorso di cavalli, asini o cammelli. Potete vivere anche voi l’esperienza di ritorno al passato, sperimentando durante un tour un accampamento di Yurta nomade e calandovi nella storia del nostro popolo.

Cucina Uzbeka

Cucina Uzbeka

La cucina tradizionale dell’Uzbekistan è conosciuta e apprezzata dai gourmands di tutto il mondo.

Come in molte culture, si basa su tre pasti al giorno: colazione (nonushta), pranzo (tushlik ovkat) e cena (kechki ovkat). Nonushta letteralmente significa “spezza il pane” o “mangia il pane”; l’antica tradizione di rispettare il pane è perdurata. Il pane non è può essere messo sottosopra sul tavolo, le briciole non devono mai essere gettate a terra; il pane secco viene messo da parte e dato ai vicini che hanno animali. In Uzbekistan è consuetudine, quando si va a casa di qualcuno, portare focacce con belle decorazioni. Alcune focacce contengono cipolle o carne, altre sono ricoperte da sesamo o nigella sativa.

L’Asia Centrale è rinomata per la grande varietà di prodotti a base di latte acido. Il più conosciuto è il “katyk”, a base di latte e “suzma” cagliata simile alla ricotta.

Il tradizionale “palov” ha molte varianti regionali. Esiste una versione caratteristica in ogni regione, ma contiene sempre riso, carne, spezie, carote e cipolle. La base dei piatti è pressoché la stessa in tutto l’Uzbekistan ma ogni regione rielabora. Per esempio, “somsa”, pasticcio di carne con patate o zucca, cambia per forma e dimensioni; i famosi spiedini sono aromatizzati secondo ricette regionali.

La moderna cucina uzbeka mantiene le tradizioni secolari ma è incline a un aspetto più dietetico e salutare per l’organismo. Inoltre, la ricerca di nuovi sapori fa sì che l’arte culinaria vada ben oltre i confini della nazione.

La cerimonia del tè spicca fra le tradizioni orientali più belle. Innanzitutto, il tè viene offerto agli ospiti. Esiste una sorta di protocollo relativo alla preparazione, al servizio e alla consumazione. La cerimonia del tè in Uzbekistan solitamente include alcuni piatti in accompagnamento, con fagottini e focacce salate, il dolce halva e frutta secca.

Durante il viaggio assaggerete piatti famosi, altri tipicamente familiari, altri ancora rari, presenti solo in una piccola parte dell’Uzbekistan. Naturalmente, vi racconteremo la storia di ogni singola pietanza.

Un’attenzione speciale merita un’escursione da Samarkanda, alla cantina vinicola Khavrenko. Vitigni danno origine a diversi tipi di vini, 16 tonnellate di uva sono lavorate ogni anno. M.A. Khavrenko disse “Nei posti dove le persone bevono vino, non si beve vodka”.

Durante la degustazione assaggerete tre gruppi di vini: da tavola, vini pregiati, vini da dessert. Ciascuna tipologia si suddivide in etichette, dall’invecchiatura minima di 2 anni. Dopo la visita del museo del vino, agli ospiti viene infatti offerta la degustazione di 10 calici, dal più giovane al più corposo.

I Bazar Orientali dell’Uzbekistan

I Bazar Orientali dell’Uzbekistan

Come molti secoli fa, i bazar orientali sono affollati di persone e merci, con quello scompiglio e quello spirito tipico dei bazar; quello Spirito del Commercio che muove il mondo e che risale ai tempi della Grande Via della Seta.

In ogni cittadina c’è un bazar famoso, e altrettanti rinomati bazar più specialistici fuori dai centri. Molti di essi esistono da secoli; sono nuclei, crocevia di genti che si radunano, vendono e comprano oggetti da tempo immemore. Bazar con uccelli e gatti, bazar di tappeti, bazar di cappelli, bazar di gioielli, persino bazar di coltelli e bazar di cavalli.

È davvero un piacere aggirarsi nei bazar di Fergana. Le persone gentili e socievoli di Fergana invitano i potenziali clienti a visitare i loro spazi, più che vendere hanno voglia di parlare. “Anche se non vuoi acquistare, entra e assaggia, almeno condividiamo”. Si fanno fotografare molto volentieri e se avete domande sulle merci, vi toccherà ascoltarne l’intera storia. A proposito, siete preparati sul riso? Perché loro sanno assolutamente tutto sul riso.

Che dire di Chust? Provinciale e vivace, quello di Chust è uno dei bazar più antichi, specializzato nel copricapo chiamato tyubeteika. Occorre una settimana a un artigiano per confezionarne uno. Dopodiché lo porta al bazar di Chust, dove una volta la settimana ci sono così tanti avventori che “non passerebbe un gatto”. Uomini da tutto l’Uzbekistan arrivano qui per scegliere l’autentico tyubeteika, che, essendo così speciale, viene indossato solo in occasioni di cerimonie oppure viene regalato.

Bazar Siab a Samarkanda è un universo di dolcezze. Chiassoso, allegro, enorme, si estende oltre i propri confini, straripa all’ombra di antichi monumenti, vi invita ad assaggiare, chiacchierare, scherzare con i venditori. Qui potrete bere succo di more preparato sotto i vostri occhi, denso, color del vino, a tingere mani e lingua.

E a proposito di Tashkent? A distanza di così tanti anni, è impossibile affermare chi e quando abbia iniziato per primo a usare le spezie in Oriente. Come probabilmente sapete, l’acqua aromatizzata con alloro e cumino può essere considerata una zuppa, e se si aggiunge un po’ di miglio, persino una cena reale… in Oriente le persone più povere potevano vantare di insaporire il cibo di stagione con spezie costose tanto quanto facevano quelle più facoltose in Europa.

La maggior parte delle spezie è arrivata nella nostra terra dal Sudest asiatico; le carovane viaggiavano lungo la Grande Via della Seta, con borsoni di pepe che diventava sempre più costoso ogni cinque chilometri, e dalla partenza all’arrivo valeva quanto un baule di gioielli!

Le spezie possono essere comprate in qualsiasi bazar di Tashkent ma la produzione più vasta la troverete al bazar Eski Juva, detto anche Chorsu. Bancarelle a perdita d’occhio con spezie provenienti dalle differenti regioni dell’Uzbekistan ma anche da India, Cina, Emirati Arabi, in bella mostra in un grande edificio a cupola al secondo piano.

Qui troverete tutto, nessuna spezia esistente può mancare. E se non fosse disponibile al momento, sarà recuperata appositamente per voi.

È divertente vagabondare nei bazar, curiosare fra montagne di colori annusando i profumi, chiedere i nomi delle spezie, ascoltare le storie su provenienza e proprietà, acquistarle misurando la quantità per ogni sacchettino di carta.

Così, di ritorno dal vostro viaggio, quando aprirete questi piccoli sacchettini di cumino, vi ricorderete l’Uzbekistan.

Ogni bazar ha la sua peculiarità ed un prodotto che non può essere preso in nessun altro posto. Cappelli e calze in lana sono meglio a Khiva. Gioielli in oro e argento a Bukhara. Frutta secca e dolci a Samarkanda. Ceramica, coltelli e seta nella Valle di Fergana. Spezie a Tashkent.

Troverete souvenirs un po’ dappertutto. L’importante è che non compriate pezzi antichi perché in dogana non ve li lascerebbero passare. Quando acquistate un tappeto, uno speciale documento deve essere emesso dal rivenditore.

I bazar sono il cuore d’Oriente.

Clima Uzbeko

Clima Uzbeko

L’Uzbekistan, con il suo amalgama di regioni desertiche, steppe e vallate con fiumi riflette vividamente la storia dell’Asia Centrale, i cui panorami hanno ospitato culture nomadi e insediamenti nelle oasi.

Due terzi del territorio uzbeko sono occupati da steppe e pianure desertiche, che man mano si innalzano a colline ai piedi delle catene montuose Tien Shan e Gissaro-Alay. A est e sud-est, ai confini con Kirghizistan e Tagikistan, le vette raggiungono i 4500 metri sopra il livello del mare. Secondo le statistiche, 300 giorni l’anno il sole riscalda e illumina la terra, le precipitazioni si attestano sui 300 mm.

È particolarmente piacevole viaggiare da inizio primavera a inizio giugno, quando il deserto è punteggiato da ciuffi verdi, e da settembre a inizio novembre. L’estate è torrida ma contrassegnata da un basso tasso di umidità, con serate relativamente fresche e abbondanza di frutta nei mercati. L’inverno è secco e soleggiato.

L’inverno è la stagione dello sci. La temperatura dell’aria in montagna sfiora i 18°, ma le distese di neve sono compatte e praticabili. È disponibile una vasta gamma di attività sportive; sci su pista, slalom, downhill da 4100 mt di altezza. Gli appassionati di sport estremi possono arrivare a bordo di elicotteri MI-8, massimo 18 persone alla volta. Le funivie conducono fino a 2500 metri; si possono fare cinque discese in un giorno.

La cima dominante dei Monti Bolshoy Chimgan (“Grand Chimgan”) è 3309 metri. Altre aree sono Ugam, Pskem e la catena montuosa Maydantal. Ai piedi del comprensorio, “Chimgan Oromgokhi” è uno dei posti preferiti dai viaggiatori sportivi, grazie alle infrastrutture: hotel, cottage, caffetterie, un’ampia gamma di servizi per le vacanze invernali che rispondono alle esigenze più diverse.

In Uzbekistan ci sono anche zone dal clima speciale. Ad esempio, nella Riserva Zaamin, un posto senza eguali in Asia Centrale; un paradiso che può essere classificato come turismo della salute, grazie alla tipologia dell’aria, in grado di curare. È incredibile come nelle giornate più bollenti, la temperatura nella riserva non superi i 33°; in genere, grazie a cumuli, la temperatura media nella Riserva è di 27°, anche in giornate soleggiate. Immaginate di respirare l’aria fresca a Zaamin, profumata di erbe di montagna, un profumo che tutti i viaggiatori colgono. E che stellate magnifiche a Zaamin! Non a caso l’osservatorio astronomico “Suffa” sorge proprio qui; le stelle sono così tante e luminose che ci si illude di poterle toccare con un dito…