Beldersay, Uzbekistan

Beldersay, Uzbekistan

Beldersay, Uzbekistan

Le montagne occupano un quinto della nazione. A quattro chilometri e mezzo da Chimgan, a un’altezza di 1550 metri, sorge il distretto di Bostanlyk nella regione di Tashkent. Qui è presente un’area sciistica che le guide uzbeke definiscono “la Svizzera vicina”, con una concentrazione di bellezze naturalistiche. L’escursione in giornata da Tashkent a Beldersay è una delle preferite dai locali sin dagli Anni Sessanta.

Qui, fino all’apertura del complesso Amirsoy (massiccio Chatkal), brillava per dislivello una lunga pista da sci. La pista per slalom speciale, e quella per il super gigante, dalla lunghezza di 1600 metri, sono riconosciute fra le migliori nella Comunità di Stati Indipendenti.

Gli sport invernali stanno vivendo uno sviluppo in Uzbekistan; stanno nascendo infrastrutture dagli standard europei. In pochi sanno che nel 1994, nella città norvegese Lillehammer, l’Uzbekistan conquistò il suo successo più grande in campo sportivo, con la medaglia d’oro olimpica nel freestyle. Il premio fu vinto dall’atleta Lina Cheryazova, natia di Tashkent, che divenne la prima campionessa olimpica nella storia del freestyle acrobatico.

Il clima di Beldersay
Le condizioni climatiche sono favorevoli per la preservazione a lungo termine delle piste; la neve è più asciutta e compatta rispetto ad altre zone montane e la stagione è più lunga che a Chimgan. Le proprietà della neve sono simili a quelle della zona di Krasnaya Polyana nel Caucaso russo e della Nuova Zelanda.

Il clima continentale, con forte escursione termina fra giorno e notte, origina un tipo di neve granulare che è di alta qualità per lo sci.

Le proprietà salubri dell’ambiente, l’abbondanza di attrazioni naturali, la scarsa esposizione mediatica dell’area, insieme allo stile di vita autentico dei montanari attraggono numerosi ospiti. Arrivano nelle strutture di cura oppure perché instancabili cercatori di nuovi mondi da conoscere. Si immergono nell’aria pura, frizzantina e deliziosa.

La funivia di Beldersay
L’area sciistica di Beldersay offre intrattenimento ed equipaggiamenti a prezzi accessibili. La funivia è una stimolante attrazione per vivere l’audacia di tre chilometri di pura leggenda. Costruita in epoca sovietica, ha una capacità di trasporto di 600 persone l’ora. Le sedute non sono all’interno di cabinovie ma in seggiovia; questo comporta sensazioni fortissime, sembra di sfiorare con i piedi le foreste di ginepri sulla cima delle montagne! Non dimenticate di portare con voi una giacca antivento, perché è freddino e ventilato anche in estate. Ciononostante, secondo le recensioni di chi ha provato, vale la pena: durante l’ascesa l’adrenalina toglie il fiato. Se riuscite a vincere la vertigine, sarete ampiamente ricompensati per il coraggio; quando il timore si trasforma in piacere, è un’esperienza indimenticabile. Ventiquattro minuti di viaggio vi permetteranno di scattare fotografie panoramiche di Beldersay e di contemplare la bellezza di montagne e vallate, gole e distese di neve dalla cima del Monte Kumbel.

È presente anche un rimorchio della lunghezza di 900 metri per trasportare attrezzature o passeggeri con sci ai piedi. In inverno è in funzione dalle 9 alle 16 dei giorni feriali, non oltre perché fa buio presto.

Equitazione
Da secoli nei villaggi dell’Uzbekistan i residenti sono impegnati nell’allevamento di cavalli. Non si tratta di un tributo alle tradizioni quanto di una necessità della vita quotidiana. La presenza di auto ha ridotto i tempi di percorrenza delle distanze ma non ha eliminato l’esigenza di includere i cavalli nel nucleo famigliare poiché grazie a loro si può accedere a tratti stretti e scoscesi di zone montagnose, non raggiungibili con fuoristrada. Potrete salire su crinali a serpentina a dorso di cavalli e immortalarvi insieme a loro.

Fiumi Marble e Beldersay, il complesso del Kumbel
Il fiume Beldersay è parte integrante degli splendidi panorami della regione montuosa, e inizia nelle valli sudoccidentali dei Monti Chimgan. Scorre per 23 km con 30 affluenti; sulle sue rive non ci sono solo sentieri adatti ad escursionismo e trekking ma anche campeggi. A metà del percorso la natura sembra aver creato un’ampia radura soleggiata proprio allo scopo, così che i viaggiatori possano pernottare in tenda. In primavera, è tutto un fiorire di colori. L’itinerario tocca Kumbel, Urta Kumbel e Chet Kumbel, passando fra radure. Grazie alle buone condizioni dei sentieri, è accessibile anche a persone non allenate.

Dal passo Urta Kumbel scorre il fiume Marble e rappresenta una meta a sé di itinerari escursionistici. Il suo nome è associato alla presenza di pietre locali che sembrano marmo per la colorazione. Nei fondali più a valle sono state ritrovate inaspettatamente conchiglie fossili; si pensa che nelle antiche ere geologiche ci fosse l’oceano qui. In primavera la portata del fiume è così generosa da dar vita a una cascata alta 15 metri!

Non da ultimo il percorso si completa con altri eccitanti luoghi, come la Roccia dei Fantasmi; secondo la leggenda, in quest’area cadde un meteorite.

L’aria di montagna, si sa, mette fame. Le infrastrutture di Beldersay prevedono opzioni di ristorazione, in un albergo e in caffetterie con dolci fatti in casa e bevande calde, caffè, tè e persino vin brulé. Considerate che il viaggio dalla capitale Tashkent a Beldersay richiede solo 80 minuti. Mettete in piano una deviazione, una ricca gamma di attività vi attende.